Già nel Medioevo il centro abitato di Ostiano, per via della sua collocazione strategica su un terrazzamento dell’Oglio, diviene un borgo fortificato e munito di castello. Alcuni decenni dopo il passaggio alla signoria Gonzaga (1414), per opera in particolare di Ludovico del ramo di Bozzolo (nonno di Vespasiano), le mura sono rinnovate ed il preesistente castello viene consolidato ed ampliato.
A seguito di questi interventi, collocabili tra il 1511 e il 1519, il castello si configura come una cinta di mura a quadrilatero con torri cilindriche agli angoli e l'ingresso protetto da un ponte levatoio, circondato tutt’attorno da un fosso ed integrato nella struttura muraria difensiva del borgo. A differenza che negli altri territori del feudo, non si ha notizia di specifici interventi sul sistema difensivo di Ostiano da parte di Vespasiano Gonzaga, che durante la signoria ereditata dal nonno vi realizza invece opere civili (la pieve di San Gaudenzio).
In seguito, il complesso fortificato va progressivamente in rovina, subendo pesanti rimaneggiamenti. Oggi il complesso risulta parzialmente demolito e diffusamente alterato, così da essere difficilmente riconoscibile nella sua struttura. Riguardo agli elementi ancora leggibili, vi si possono individuare due brevi tratti di cortina con tracce di finestre arcuate, una torre sull'ingresso settentrionale (ancorché modificata dall'aggiunta di una cella campanaria e di un orologio), oltre ad una torretta circolare presso l'angolo nord-orientale.
La persistenza dell'impianto generale può tuttavia essere individuata nell’assetto urbanistico degli edifici che, alla sommità del terrapieno, definiscono e racchiudono l'attuale piazza Castello.