Il castello di Rodigo, esistente già dall’epoca medievale, viene ricostruito ed ampliato dal duca Vespasiano Gonzaga nel 1582. Nel 1591, in seguito alla morte del signore di Sabbioneta, il possesso del feudo torna al ducato di Mantova. Sotto Vincenzo II Gonzaga (anni Venti del Seicento) il castello viene ulteriormente trasformato in fortezza, e provvisto di un apparato difensivo esterno con trincee, rialzi e baluardi.
Al suo apice, il complesso è costituito da sette torri merlate, fossato e ponte levatoio. Attorno al 1630, nell’ambito della guerra di successione causata dall’estinzione del ramo mantovano dei Gonzaga, il castello viene assediato e pesantemente danneggiato dalle truppe imperiali scese in Italia per contrastare il passaggio della signoria al ramo francese dei Nevers.
Ne sopravvive oggi una sola torre quadrangolare merlata, provvista di orologio.